È Salvatore Sannino l’assassino di Nicola, accoltellato in spiaggia

In un’occasione, per spaccio nel territorio casertano, finì in manette anche la mamma del ragazzo che domenica scorsa, secondo gli inquirenti, ha ucciso un coetaneo in riva al mare. Poco dopo l’ora di pranzo, a Marina di Varcaturo, al confine tra i comuni di Giugliano e Castel Volturno, allo stabilimento balneare “Palma Rey” Nicola Mirti è stato accoltellato da Salvatore Sannino ed è deceduto per le ferite riportate. La polizia ha individuato il responsabile grazie alle immagini della videosorveglianza. La vittima è giunta all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, trasportato da un’ambulanza privata che si trovava di passaggio. Non è stato possibile salvare la vita del giovane, originario di Mugnano, che è morto dopo circa un’ora di agonia. Sono stati fatali due fendenti al torace. Le indagini hanno chiarito che la vittima viveva separato, ormai, dai genitori: il papà è detenuto, la mamma ha un nuovo compagno. Poco tempo fa il ragazzo aveva avuto anche guai con la giustizia per una vicenda di droga. Aveva scelto di stare alla periferia di Napoli con i nonni ma in realtà frequentava ancora il paese d’origine. Ed è qui, si ricostruisce in queste ore, che sarebbero nati i rapporti con l’aggressore, di appena un anno più grande. Si parla di incontri nelle “palazzine” e di amicizie comuni. Forse tra i due c’era qualche attrito, qualche dissidio nato non si sa ancora bene per quale motivo. Quando si sono incrociati in spiaggia uno sguardo di troppo, una parola fuori posto e atteggiamenti spavaldi avrebbero fatto scattare la lite fatale, simbolo del profondo degrado di certe realtà in cui violenza, prevaricazione e forza bruta vengono considerati ancora valori da difendere a colpi di coltello.

Articolo a cura di

Francesco Di Somma 

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