
Secoli di storia nel centro di Napoli
In 17 chilometri quadrati il centro storico di Napoli racchiude secoli di tradizione e cultura. È il più grande d’Italia, uno dei più vasti d’Europa ed è patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1995. Ad ogni passo, in ogni vicolo, su ogni piazza mostra i segni degli oltre 27 secoli di storia iniziata con i Cumani nel VIII secolo avanti Cristo, che le diedero il nome della sirena Partenope. Rifondata dai Greci prima del 470 avanti Cristo, venne chiamata Neapolis (nuova città, appunto).
Ogni quartiere possiede un’anima unica, dal centralissimo quartiere di Montecalvario a quello di San Giuseppe a ridosso del porto, senza dimenticare il quartiere dell’Avvocata e il quartiere Pendino, tra le zone più ricche di chiese. Più a nord, ma comunque incluso nel centro storico partenopeo, c’è il quartiere di San Carlo all’Arena con la residenza reale di Capodimonte, oggi sede del museo nazionale d’arte. Per non tacer dell’elegante area di via Chiaia e gli splendidi panorami del Vomero e Posillipo.
Ma cosa vedere nel centro storico? Si può cominciare con Piazza del Plebiscito, col simbolico abbraccio del colonnato in cui è incastonata la Basilica reale pontificia di San Francesco di Paola. Sul lato opposto della piazza sorge Palazzo Reale, residenza storica dei viceré spagnoli. Il complesso include i giardini, la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III con un patrimonio di oltre un milione di volumi, il Teatro San Carlo e la vicina Galleria Umberto I. Fondato nel 1737, il San Carlo è il più antico teatro d’opera del mondo a essere ancora attivo.
E poi via Toledo, una delle strade più importanti di Napoli e una delle principali arterie commerciali. Costruita accanto alle antiche mura della città nel 1536, connette Piazza Trieste e Trento con l’imponente Piazza Dante, attraversando la città da nord a sud. Un grande esempio dello splendore di Napoli durante il Medioevo si trova a pochi passi. Castel Nuovo, conosciuto come Maschio Angioino, è il castello medievale e rinascimentale simbolo della città. Ospita il Museo civico, ricco di opere d’arte e testimone della storia cittadina.
E ancora il Duomo, nome con cui viene chiamata la Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta, esempio di architettura gotica, barocca e neogotica. Al suo interno il Museo del Tesoro di san Gennaro, che conserva oggetti sacri e preziosi legati al culto di San Gennaro. Le reliquie del santo sono qui venerate ed è qui che, ogni anno, tre volte all’anno, i napoletani assistono al rito della liquefazione.
Poco distante c’è un altro dei tesori di Napoli, il Museo Cappella Sansevero che ospita il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, una delle sculture più emozionanti al mondo: un unico blocco di marmo, scolpito nel 1753, rappresenta il corpo senza vita di Gesù su cui sembra adagiato un sudario trasparente. Nella stessa zona via di San Gregorio Armeno con le botteghe artigiane di presepi.
In Piazza del Gesù Nuovo si staglia l’obelisco barocco dell’Immacolata, l’ultimo dei tre grandi obelischi (o guglie) di Napoli insieme a quello di San Gennaro, in piazza Riario Sforza, e quello di San Domenico, in piazza San Domenico Maggiore. L’antico Complesso Monumentale di Santa Chiara sorge a pochi passi. Costruito a partire dal 1310, è una splendida cittadella francescana. Ma la parte più bella è il chiostro rivestito di maioliche settecentesche dai colori vivaci. La basilica di San Lorenzo Maggiore, una delle più antiche della città, col suo complesso monumentale e il campanile del secolo XV. La chiesa di San Domenico Maggiore, invece, è uno splendido esempio di architettura gotico-angioina. Da non perdere neanche la Napoli sotterranea, con le antiche catacombe di San Gennaro risalenti al II secolo dopo Cristo. (M.C.)
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