In evidenza

A Napoli è turismo da record

Napoli sempre più amata dai turisti italiani e stranieri. Per la fine dell’anno si stimano 20 milioni di presenze turistiche. A fornire il dato è l’assessora al Turismo del Comune di Napoli Teresa Armato a margine della firma del protocollo tra l’amministrazione comunale e la Camera di commercio per le luminarie natalizie. «Questo è stato un ulteriore anno record – spiega Armato -. A maggio avevamo già registrato dieci milioni di visitatori. Ad agosto, periodo di bassa stagione per una grande città, abbiamo avuto 1,5 milioni di visitatori, a luglio 1,8. Abbiamo presenze da tutta Europa, dall’Italia, con particolare riferimento da Lombardia e Lazio. E per la prima volta significative presenze dall’Asia e in modo particolare da Cina, Hong Kong e India». Armato sottolinea che i visitatori, così come i napoletani, nel corso di questa estate hanno potuto usufruire di una fitta programmazione di eventi, ma anche del mare cittadino grazie ai lidi pubblici.

Numeri che raccontano non solo un incremento delle visite, ma anche una permanenza media più lunga. Secondo i dati rilevati da Federalberghi, infatti, si registra un +15% di presenze con turisti che soggiornano in città fino a quattro notti. Un segnale chiaro che Napoli non è più solo una tappa di passaggio, ma una vera destinazione a sé stante.

Crescita a doppia cifra anche per le prenotazioni on line ai ristoranti napoletani. L’incremento, «nonostante l’attuale incertezza economica che influenza le abitudini di consumo degli italiani», è superiore sia ai livelli del 2024 sia a quelli del 2023, «accompagnato da un boom di nuovi utenti sull’app». Lo rileva The Fork, piattaforma per la prenotazione online dei ristoranti. Secondo il report economico, il 16% delle prenotazioni è stato effettuato da viaggiatori internazionali che hanno speso in media circa il 30% in più rispetto ai turisti italiani o ai residenti locali. Le prenotazioni da parte di turisti italiani hanno rappresentato il 19% del totale, in linea con il 2024. In termini di tipologie di cucine, quelle italiana e mediterranea sono le più apprezzate dagli utenti: quasi una prenotazione su due è stata effettuata in ristoranti con cucina nazionale. Le pizzerie rappresentano il 15% delle prenotazioni, seguite dai ristoranti di pesce e di cucina orientale, in particolare giapponese.

Il capoluogo partenopeo, insomma, è da tempo meta abituale di turismo italiano e straniero con flussi sempre crescenti. Nasce da questo un appello degli imprenditori locali, che hanno tracciato una sorta di decalogo per la crescita di Napoli: dai trasporti alla sicurezza, dal piano regolatore ai bistrot sul lungomare. A illustrarlo, la presidente della Sezione Turismo dell’Unione Industriali di Napoli Gianna Mazzarella: «L’accoglienza va industrializzata, per non perdere l’occasione dell’America’s Cup e implementare la crescita della città. Ecco perché abbiamo messo a punto come efficientare il turismo e portare Napoli al livello delle capitali internazionali del turismo. Ma l’evoluzione del turismo a Napoli passa dal miglioramento di varie tipologie di servizi: dai trasporti al piano regolatore, dalle concessioni balneari alla delocalizzazione degli eventi». Il dossier elenca punti e individua anche soluzioni. Come un Qr-code tra porto, aeroporto e stazione per migliorare la comunicazione nei principali hub dell’accoglienza turistica, consentendo ai visitatori di orientarsi digitalmente negli snodi del trasporto napoletano. Serve poi prolungare gli orari della metro fino all’una di notte durante tutta la settimana, perché favorire gli spostamenti serali e notturni tra quartieri risulterebbe fondamentale per vincere la sfida della delocalizzazione e decongestionare il centro storico, aumentandone la vivibilità. I ticket unici consentirebbero poi di creare offerte che includano pacchetti con siti culturali, esperienze eno-gastronomiche, tour guidati, trekking urbano. (M.C.)

Share this content:

Commento all'articolo