
La Napoli criminale del commissario Palumbo nel libro di Taranto
Napoli degli anni ’70 torna protagonista nelle pagine di Giovanni Taranto, scrittore che si conferma voce di spicco del panorama letterario italiano.
Il suo nuovo personaggio, il Commissario Franco Palumbo, indaga sulla morte di un’usuraia, in un’atmosfera densa di mistero. Taranto, di recente entrato nel “Collettivo scrittori campani del giallo e del crime” (con De Giovanni e Lama), ha già conquistato i lettori con i romanzi del Capitano Mariani (Avagliano editore), apprezzati anche da Senato, Onu e nelle università di Harvard e Princeton.
Ma Taranto è anche sceneggiatore: è impegnato nella serie “Pompei – La serie” (Vulcano Film, regia di Enzo Coccoli).
E, secondo indiscrezioni, sarà tra i selezionatori del prestigioso festival cinematografico CortoDino. Il Commissario Palumbo nasce come protagonista di un racconto finalista al concorso Gialli.it-Mondadori. Ora, quel caso chiude la raccolta “Il segno rosso del crimine” (Gialli.it, Amazon). Il libro sarà presentato al Festival del Giallo di Napoli (5-8 giugno). Taranto è anche in tour per “Mala Fede”, il suo più recente romanzo dedicato al Capitano Mariani. Oltre alla scrittura, Taranto è Grand Master di Taekwondo e Hapkido e docente di difesa personale. Tiene corsi di scrittura e promuove la legalità attraverso la letteratura. Mariani e Palumbo, pur nati dalla stessa penna, sono ambientati in epoche e contesti diversi. Un incontro tra i due? Difficile, ma “mai dire mai”, dice Taranto.
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