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Muscarà: Sistema Sorrento, come mai il Comune di Napoli affida tanti lavori alla società di comunicazione coinvolta?

«L’inchiesta giornalistica di Alessandro Migliaccio ha fatto emergere un sistema che lascia sgomenti. A seguito dell’indagine “Sistema Sorrento” – che ha portato all’arresto, tra gli altri, di Raffaele Guarino, amministratore della Kidea Srl – è doveroso chiedere conto anche dei rapporti tra questa società e il Comune di Napoli», dichiara la consigliera indipendente della Regione Campania Marì Muscarà. La Kidea Srl, società accreditata nell’area comunicazione e con sede alla Riviera di Chiaia, ha incassato milioni di euro in affidamenti diretti e appalti per campagne pubblicitarie, social media, aggiornamenti di portali e promozione del “brand Napoli”.

Tra le voci principali:
85.400 euro per il servizio di ufficio stampa e social media (quando il Comune ha già un ufficio interno);
200.000 euro per la promozione del brand Napoli;
167.140 euro per attività di comunicazione legate al turismo;
70.000 euro per l’evento RAI;
56.000 euro per aggiornare un portale che resta praticamente fermo;
97.000 euro per eventi turistici;
altri 97.600 euro per “Estate a Napoli” e “Affabulazione”.

Oltre a due maxi gare da 1 milione e 500.000 euro per campagne sul riciclo e altre attività di comunicazione.
«E ora? Ora che il rappresentante legale della società è agli arresti domiciliari in relazione a rapporti con un’altra Giunta comunale – prosegue Muscarà – che fa il Comune di Napoli? Finge di nulla? Continua a dare affidamenti come se niente fosse?». Secondo quanto emerso dall’inchiesta condotta dal giornalista Migliaccio, il quale specifica che Guarino comparirebbe anche nelle intercettazioni della Guardia di Finanza, ma – sottolinea Migliaccio – Guarino fino a prova contraria risulta innocente anche se è coinvolto nelle indagini sul meccanismo di assegnazione degli appalti pubblici nel Comune di Sorrento. Un sistema opaco che ha travolto anche il sindaco Massimo Coppola, sostenuto apertamente dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

«Non c’è, al momento, un’indagine ufficiale sugli affidamenti milionari che questa società ha ricevuto a Napoli. Ma forse è proprio questo il problema: nessuno ha ancora avuto il coraggio di guardare dentro questo intreccio tra politica, affari e comunicazione. Intanto, mentre la città cade a pezzi, c’è sempre un budget milionario per raccontare che tutto va bene. A chi conviene questo racconto?» – conclude Muscarà.

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Digital Strategist di Napoli, si occupa da oltre 10 anni di Social Network e Digital Marketing. Curriculum è ampio e vario dalla fotografia e video analogici alle attuali tecniche CGI. Spotte.it è il suo marchio di produzione.

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