Pride, confronto Manfredi-Schlein-Conte alla vigilia della parata. A Palazzo San Giacomo esposta bandiera dell’evento

Pride, oggi il confronto Manfredi-Schlein-Conte alla vigilia della parata. A Palazzo San Giacomo esposta bandiera dell’evento.

Sara esposta fino a lunedì, a Palazzo San Giacomo, la bandiera del Pride. Un ulteriore simbolo dell’adesione al Napoli Pride 2024, del quale il Comune è organizzatore, oltre che uno degli enti patrocinanti.
La parata conclusiva dell’edizione numero 17 del Pride, sul tema “Fa’ Pace coi Diritti!” – che ha visto una settimana di incontri, spettacoli ed eventi al villaggio allestito nel Real Albergo dei Poveri – si terrà sabato 29 con concentramento alle ore 16.00 in piazza Municipio e arrivo intorno alle ore 20.00 in piazza Dante dove si terrà lo Star Show. Madrina del Napoli Pride 2024 è la cantautrice Malika Ayane. Domani, venerdì 28 giugno alle ore 17.30, il sindaco Manfredi si confronterà tra gli altri con la segretaria del Pd Elly Schlein e il presidente M5S, Giuseppe Conte.

L’assessore allo Sport e alle Pari Opportunità: “L’esposizione della bandiera del Pride è un altro segnale di quanto questa Amministrazione sia sensibile al rispetto delle persone e pronta a condannare qualunque forma di discriminazione, e con i tempi che corrono, è necessario manifestare e diffondere tale messaggio alla collettività con un segnale forte e colorato, affermando con determinazione l’impegno e la costanza nella difesa dei diritti”.

“Quando Lei è dovuta Partire” di Mario Artiaco

La storia del più difficile addio, quello cui non si è mai pronti. Moltiplicando tre e sette, si ottiene ventuno. Tre è il numero perfetto, nonché l’inizio, la trinità. Il sette incarna la fine, sono sette infatti le teste del drago rosso dell’apocalisse. Ventuno sono i grammi dell’anima. Il terzo giorno (3) della settimana (7) è il mercoledì e… “la tua rosa rossa verrà recisa il primo mercoledì di un mese di febbraio”.   Febbraio è il secondo mese dell’anno e per due volte ho scritto ventuno capitoli. I primi ventuno sono la cronistoria della medesima data: 03/02/21.I secondi il racconto di alcuni giorni precedenti e altri successivi a quel mercoledì che ha cambiato per sempre la mia vita.
Questa è la sinossi di “Quando Lei è dovuta Partire” scritta dall’ autore stesso Mario Artiaco, a mo’ di nota per spiegare cosa e come andrà a raccontare. Poche righe asciutte, per lo più numeri. Cifre che dovrebbero essere asettiche, innocue, ma chi conosce la numerologia, ne comprende la potenza che, in questo caso, va al di la’ del simbolo. Un conto alla rovescia di chi capisce che il tempo sta per scadere, eppure riesce a percorrerlo a ritroso per non perderne un attimo di quel tempo prezioso. Prezioso, ecco, questa è la parola più giusta per definire l’intento del racconto di Mario Artiaco che, in punta di piedi porta il lettore nel dolore della perdita della cara mamma Maria Francesca. Un libro sicuramente da leggere, che riesce ad emozionare ancor prima di aprirne le pagine, nelle presentazioni o nelle chiacchierate con l’autore.
Io, Lauro e le rose
Tre amici e le loro bravate, l’ingenuità, il sogno, l’incoscienza, la malattia, l’omosessualità, gli abusi e “la morte che pone fine a una vita, non a una relazione”.Due registri diametralmente opposti, il giorno e la notte, la gioia e il dolore, scandiscono il ritmo e le sensazioni. Il primo all’insegna dell’adolescenza, dei giochi, la spensieratezza, o presunta tale, e un viaggio che segna la fine di un’epoca. Il viaggio più strampalato e impraticabile cui si possa ardire. L’altro registro assume toni e circostanze drammatiche e anche l’inesorabile e lento spegnersi del protagonista finisce in secondo piano spodestato dai racconti della sua adolescenza. Il progressivo disvelarsi dell’omosessualità di Raffaele si impossessa della scena ma le scoperte circa la sua malattia e la sua convivenza con don Peppino, benefattore incontrato all’oratorio del Santuario della Madonna di Pompei, rubano la scena e infittiscono la trama.L’ordine cronologico non viene rispettato. Raffaele racconta, e chiede di raccontare, avvenimenti assolutamente disparati nei toni, nei tempi e nelle ambientazioni. Il suo umore e le sue condizioni fisiche la fanno da padrone. Il tempo stringe e non intende terminare il suo viaggio terreno tormentato da rimorsi e rimpianti. Nulla vorrebbe fosse indiviso, incompiuto. Dove può, mette rimedio, ma alcuni avvenimenti non dipendono dalla sua sola volontà e così la madre, sorda e tracotante, incapace di accettare la sua natura, nulla compie nonostante il richiamo disperato del figlio morente la vorrebbe al suo capezzale.Un romanzo d’Amore. E non si intenda quello che alberga tra uomo e donna o tra persone dello stesso sesso. Si narra anche dell’amore che lega indissolubilmente le vite di tre amici, amici da bambini e fin all’ultimo respiro, dell’amore incredibilmente incompiuto, non corrisposto, tra una madre e un figlio, dell’amore per un fratello e per una sorella. Dell’amore per “l’uomo dei due sogni” e l’escamotage che finge utilizzare il protagonista attuando una fuga al fine di raggiungere il più grande calciatore di tutti i tempi all’alba della finale dei mondiali di “Mexico ‘86”, dell’amore per padri assenti e silenti, dell’amore che resta comunque e sempre più forte della morte.

MARIO ARTIACO

Mario Artiaco, classe ‘75, napoletano, ma soprattutto Maradoniano doc, quattro splendide figlie femmine e due beagle, si descrive come sognatore, innamorato, matto, estroverso, con una sola ed insindacabile certezza fin da piccolo: scrivere. Ex figlio ( ma non se ne perdono mai i benefici), ex bancario triste, ma grato, lascia il posto fisso per diventare un viaggiatore presso il dolore degli ultimi, quello che difficilmente gli altri sono disposti a visitare. Questa scelta di vita lo porta ad immergersi in diverse realtà professionali e non, che diventano vere e proprie esperienze da cui imparare, che racconterà anche nelle sue storie, durante la sua nuova vita come scrittore.

Le sue attività più disparate lo vedono impegnato come educatore nelle carceri e nelle comunità per tossicodipendenze. E’ responsabile nazionale di un’associazione contro il bullismo ed è molto attivo nelle campagne sociali nelle scuole per la sensibilizzazione di temi inerenti alla donazione di organi e di midollo.

Nel 2017 arriva il suo romanzo d’esordio “Io, Lauro e le rose”, un’intensa e coinvolgente storia sul pregiudizio, l’amore, l’amicizia e l’omofobia. “Io, Lauro e le rose” rappresenta un vero e proprio caso editoriale, non solo perché ha oltrepassato la quota di cento presentazioni in giro per l’Italia, ma è il primo romanzo autopubblicato ad essere stato presentato al Salone internazionale del libro di Torino. Lo scrittore, coerente con se stesso e con il suo ideale di libertà, sostiene fortemente il self publishing, nel rispetto delle idee dell’autore contro ogni forma di manipolazione da parte delle case editrici, portando avanti anche la battaglia contro la richiesta di contributi economici da parte di quelle realtà editoriali che sviliscono, sfruttano, mercificano l’arte della scrittura. In nome di questa libertà anche i successivi libri di Mario Artiaco sono autopubblicati e presentati in diverse situazioni che abbracciano ogni tipo di pubblico, anche e soprattutto quello delle scuole.

Nel 2023 Mario Artiaco mette completamente a nudo la sua anima, nel difficile, struggente, poetico addio alla cara madre Maria Francesca nel romanzo “Quando Lei è dovuta Partire”. Il racconto, intenso, sintetico, a tratti ironico, coinvolgente, dell’ultimo periodo della vita di una madre, accompagnata “Oltre” dai figli e dai nipoti, è una storia che lascia spunti sul difficile tema del fine vita, ma che racchiude tutta la filosofia di vita di Mario Artiaco: “Amare è lasciar andare”.

Nel gennaio 2024 pubblica “21 storie che non hanno voce” in cui l’autore snocciola ventuno storie con l’intento di dare dignita’ e voce a chi non ha più voce. Storie frutto di fantasia o, in taluni casi, talmente vere e scottanti, da essere state sepolte sotto tonnellate di silenzi ed indifferenza. Un viaggio attraverso i colori e le sfumature dell’animo umano raccontato, anzi dipinto, senza giudizio, ma restando accanto ai protagonisti che sono uomini e donne di questo tempo e che, senza una penna così sensibile, non avrebbero avuto voce, non avrebbero avuto memoria, non avrebbero avuto la dignità che ogni essere vivente merita.

 Ufficio stampa Manuela Ragucci manu3laragucci@gmail.com 338/3116674

Emozioni in mare: l’evento esclusivo con vista su Napoli dal catamarano

Finalmente il caldo sfiora i nostri corpi e coccola la mente e quando la stagione estiva inizia il mare diventa l’assoluto protagonista.
Cosi venerdì 24 maggio con il vento in poppa siamo saliti sui catamarani e sul caicco della Nemo Charter per un evento esclusivo in collaborazione St Emotion Event, Rada Hotel, WipLab e a catering di Villa Mazzarella.
Ma voi avete mai visto Napoli dal mare? Noi siamo rimasti davvero senza fiato.
Musica, food, drink e tanta allegria hanno allietato i circa 80 fortunati che hanno potuto danzare e sognare sulle onde del mare.
E quando il sole ha lasciato spazio al fuoco del tramonto ancora una volta abbiamo potuto ammirare la bellezza di Napoli, una città unica che rende ogni cosa magica.
Riempite la vita di emozioni indelebili, vi aspettiamo sulle imbarcazioni della Nemo Charter.

Conte nuovo allenatore, inizia il matrimonio con Napoli

di Sergio Curcio

Ora che la notizia è ufficiale e l’incontro è stato  immortalato da fotografi e telecamere l’attesa, da crescente, è diventata ora spasmodica per tifosi, addetti ai lavori e, forse, per gli stessi protagonisti. Da un lato Aurelio De Laurentiis, presidente padrone del Napoli, dall’ altro Antonio Conte, l’allenatore più difficile e divisivo delle proprietà di club calcistici. Come è possibile che due personalità tanto forti spigolose e divergenti nei loro personalissimi interessi possano aver trovato una soluzione punto d’ incontro? Forse una cosa del genere poteva e può accadere solo a Napoli dove l’ esplosività del Vesuvio resta per ora addomesticata dalla Sirena Parthenope e dove due caratteri vulcanici devono unirsi per un interesse Comune che vale il futuro di entrambi. Del Laurentiis per un riscatto immediato dopo l’ annus Horribilis vissuto da squadra e società, Conte per il rilancio in grande stile delle sue ambizioni dopo lo stop consensuale di un anno fa col Tottenham. Quale piazza migliore di Napoli per …girare un nuovo capitolo di una vita vita professionale impeccabile e instancabile ma alla ricerca costante dì pretese sempre crescenti per un bisogno quasi ossessionato per sé, ossessionante per gli altri( i dirigenti dei club allenati n.d.r.), di migliorarsi e migliorare sempre? Non c’è niente di scontato in questa strana unione che dovrebbe diventare la forza del Napoli e dei napoletani ma che potrebbe anche implodere clamorosamente creando macerie a macerie. De Laurentiis come in un tavolo di poker ha detto “all-in”. Conte, amato dalle tifoserie ma visto con sospetto dalle attuali proprietà e dirigenze calcistiche proiettate su allenatori aziendalisti e signor si per creare soprattutto business ha scelto il peggior tipo di presidente-padrone…De Laurentiis è andato controcorrente e dopo una stagione con tre, dico tre,allenatori che non ne hanno fatto uno grazie anche alla…fattiva collaborazione di giocatori distratti e delusi dalle …promesse mancate del presidente, è tornato sui suoi passi ritornando a un allenatore grintoso, lavoratore umile sul campo dove pretende il massimo da tutti in primis da sé stesso. Certo i precedenti con Benitez, Sarri, Ancelotti e da ultimo con Spalletti non inducono all’ ottimismo per come si sono concluse le rispettive storie … d’ amore con il presidente, ma la situazione nella quale si trova ora il Napoli deve fare riflettere molto profondamente De Laurentiis sul modus operandi sul mercato e su quello agendi nei confronti di Conte che necessita di una certa libertà di azione anche nell’ allestimento del prossimo Napoli. Un Napoli che non avendo impegni europei può concentrarsi totalmente sul campionato e sulla Coppa Italia. Non più di 45 partite in stagione, dunque la possibilità di una rosa più corta in vista di un ampliamento nella stagione 2025-26 quando ci si augura che la squadra ritorni in  Champions League.

Questo potrebbe essere il primo punto d’ accordo tra ADL e Conte che, con i soldi della cessione di Osimhen e di qualche altro giocatore non ritenuto funzionale dal tecnico alla sua idea di gioco, potrebbe trovare quei tre, quattro elementi in grado di riportare il Napoli tra le grandi del campionato. Due difensori, un paio di centrocampisti e due attaccanti se oltre a Osimhen dovesse partire anche Simeone. Il tecnico leccese, inoltre, è bravo nel rivitalizzare mentalmente e fisicamente giocatori reduci da stagioni non troppo fortunate e nel Napoli ce ne sono molti bravi e bisognosi di un restyling atletico e mentale.

In questo senso Conte è più di una garanzia e non a caso i tifosi dalla più profonda delusione sono passati ad un entusiasmo esagerato se non si conoscono gli innesti che verranno inseriti per migliorare e rafforzare la squadra. Il Napoli, insomma, è nelle mani di Conte e nella capacità di De Laurentiis di fare “solo” il presidente senza altri…incarichi. Detta così sembra facile, ma hai visto mai che la strana coppia possa filare d’amore e d’ accordo se Conte s’innamora di Napoli e DeLa ridimensiona il suo ego?

Non dovesse accadere, avremmo un allenatore in cerca d’ autore e un presidente che allungherebbe la lista dei suoi allenatori top ingaggiati e…ripudiati. O piuttosto il contrario? State certi che ne vedremo comunque delle belle, perché o sarà un trionfo o sarà una tragedia, sportiva s’intende, per i nostri, per il Napoli e per i napoletani, tifosi e non.

Gran Croce al merito e diritto umanitario a 7 italiani. Tra i premiati c’è Salvio Zungri

Salvio Zungri a Barcellona

Grande successo per il 25’ anniversario dell’istituzione al Merito Umanitario che il 25 maggio a Barcellona ha riconosciuto con la “Gran Croce al Merito e Diritto Umanitario” sette italiani. A premiarli è stato il Presidente della delegazione Italiana Don Roberto Schiavone di Favignana ed il Presidente Don Marino José Perez Meler.

Il riconoscimento è  volto a celebrare e premiare tutti coloro che vivono questa sensibilità come atto di fede. Per il 2024 è stato destinato al Cav. Salvio Zungri (imprenditore della Sanità Italiana) a Debora Katisa Carvalho (Prima Dama della Repubblica di CapoVerde) a Fatou Diako (Membro della Commissione sull’Immigrazione della Regione Campania), a don Marchese Paolo Baratta (Marchese di Castrovillari), a Ciro Schettino (Impresario Finanziario), a Stefan Shepichak (Impresario in Cosmetologia) e a Michele Raia (Commercialista) oltre a personalità giunte da Russia, Austria, Messico, Guatemala, Algeria e Taiwan.

L’istituzione al Merito Umanitario è un’istituzione senza scopo di lucro fondata il 20 Gennaio 1999 a Barcellona con l’obiettivo di premiare tutti coloro che uniscono la loro vita familiare, sociale e professionale, ad un sentimento di generosità e di amore verso gli altri.

Fin dalla fondazione, ha conferito la Gran Croce a personalità nazionali ed internazionali, tra i quali ricordiamo il Cardinale Francesco Marchisano, Don Joaquin Navarro Vals, capo della sala stampa Vaticana, Monsignor Paul Popard, Cardinale presidente del Pontificio Consiglio della Cultura Città del Vaticano, Rita Levi di Montalcini, premio Nobel per la medicina, il Dalai Lama, premio Nobel per la pace, Giovanni Agnelli, Presidente Fiat, Indro Alessandro Montanelli e tanti altri.

Studentessa tedesca travolta e uccisa dal camion dell’Asia: una fiaccolata per ricordarla

Amava Napoli, dove aveva studiato, ed aveva deciso di trascorrere nella città partenopea qualche giorno di relax. Non sapeva che sarebbe andata incontro alla morte. Così una studentessa tedesca di 27 anni, Lisa Herbrich, ha perso la vita mentre percorreva di notte piazza Cavour con una bici a noleggio. Una tragica notizia che ha scosso la città, che ha deciso di organizzare una fiaccolata per ricordare Lisa e tutte le vittime della strada. La ragazza, originaria di Francoforte, e studentessa della Goethe University Frankfurt, era a Napoli, dove aveva studiato con il progetto Erasmus per il corso di laurea magistrale in Economia presso l’Università degli Studi Federico II.

L’incidente è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì scorso, tra il 21 ed il 22 aprile, quando gli agenti della Polizia Locale di Napoli appartenenti all’Unità Operativa Chiaia sono intervenuti, in Piazza Cavour, all’altezza dell’Istituto Casanova, dove si è verificato un grave incidente stradale. Verso le ore 02:15, un autocarro ASIA impiegato nella raccolta dei rifiuti solidi urbani è stato coinvolto in un incidente con una ciclista, la quale utilizzava una bicicletta a pedalata assistita a noleggio. La ciclista, una giovane studentessa tedesca, Lisa Herbrich, nata nel 1997 e in Italia per motivi di studio, è stata trasportata d’urgenza presso l’Ospedale Vecchio Pellegrini, presentando condizioni critiche. Nonostante i tempestivi interventi medici, la studentessa è purtroppo deceduta alle ore 10:35 di lunedì mattina, dopo essere stata trasferita all’Ospedale del Mare. Immediatamente dopo l’incidente, i veicoli coinvolti sono stati posti sotto sequestro e il conducente dell’autocarro è stato sottoposto ad accertamenti urgenti al fine di verificare eventuali condizioni di alterazione. La salma della giovane è stata messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e trasferita presso l’Istituto di Medicina Legale. Inoltre, è stata prontamente informata l’ambasciata al fine di notificare ai familiari il tragico decesso. Al momento, le dinamiche esatte dell’incidente sono ancora oggetto di indagine da parte delle autorità competenti. Dai primi accertamenti emerge che la ciclista potrebbe aver effettuato un improvviso cambio di direzione proprio mentre l’autocarro ASIA si avvicinava, rendendo impossibile all’autista evitare l’impatto. Gli agenti della Polizia Locale di Chiaia, intervenuti sul posto, hanno immediatamente constatato la gravità della situazione, evidenziata anche dalla presenza di evidenti tracce ematiche sul luogo dell’incidente. Al fine di garantire una completa ricostruzione dell’accaduto, le autorità competenti proseguiranno nell’indagine, collaborando con tutte le parti coinvolte al fine di determinare le responsabilità.

In una nota, la Federico II esprime il suo dolore e la vicinanza alla famiglia della ragazza, ricordata come “solare”. “Una giovane vita spezzata – si legge nella nota dell’ateneo – è sempre difficile da accettare. Il Rettore Matteo Lorito e l’Università Federico II tutta si stringono alla famiglia, ai colleghi e agli amici della studentessa del programma Erasmus, Lisa Herbrich, che ha perso la vita nel tragico incidente stradale avvenuto l’altra notte in città. Lisa, una ragazza solare, aveva scelto di compiere nelle nostre aule, una parte del suo percorso di formazione magistrale, per arricchire la sua crescita professionale e personale. Un drammatico evento le ha portato via la vita e i sogni”.

Luca Simeone, direttore del Napoli Bike Festival, che da anni promuove l’uso della bicicletta a Napoli, ha annunciato a Fanpage che sarà organizzata una fiaccolata in via Foria per le vittime della strada. La tragica scomparsa di Lisa ha commosso tutta la comunità accademica e dei suoi colleghi di Erasmus, a cominciare dall’associazione ESN Napoli, associazione che era molto legata alla ragazza. Gli amici della giovane studentessa si sono stretti attorno al dolore della famiglia, chiusa in un riservato silenzio. In onore di Lisa nei prossimi giorni potrebbero essere intraprese delle iniziative di ricordo il tutto nel rispetto della volontà dei suoi amici più stretti e della sua famiglia. In questo momento di dolore così profondo, i membri dell’associazione ESN Napoli vorrebbero poter dare il loro contributo per Lisa.

Aggressione choc ad un 13enne: circondato e picchiato con tirapugni e mazze da baseball

Varie contusioni sul corpo, un trauma cranico ed una prognosi di quindici giorni: queste le condizioni fisiche di uno studente di 13 anni che nel Napoletano è stato vittima di un brutale pestaggio domenica sera mentre si trovava all’interno del parco comunale di via Aldo Moro nel Comune di San Giorgio a Cremano.

I carabinieri hanno ricostruito l’accaduto: il ragazzo è stato accerchiato da circa venti giovani che ad un certo punto hanno cominciato prima a spintonarlo per poi proseguire col pestaggio vero e proprio. Una spedizione punitiva che, però, al momento sembra immotivata: potrebbe trattarsi, infatti, di un’aggressione senza alcun motivo magari per futili ragioni. Uno dei giovani criminali aveva un tirapugni, altri invece erano con delle mazze di legno e mazze ferrate. I carabinieri hanno anche ricostruito la presenza di una testimone, una ragazzina che assistendo al pestaggio ha iniziato ad urlare non ottenendo, però, nessuna reazione dal branco che non si è fermato ed ha continuato a picchiare il 13enne. Non solo: come se non bastasse, durante il pestaggio appare anche un coltello e nessuno interviene nonostante il parco comunale di via Aldo Moro sia meta di tante persone e tanti giovani. I carabinieri hanno accertato che molti dei “baby criminali” sono provenienti dal quartiere napoletano di Ponticelli e che dopo l’inaudita violenza con calci e pugni al 13enne anche quando questi era a terra, sono andati via indisturbati lasciando il giovane tramortito ed esanime. La vittima, in evidente stato di choc, è stata portata all’ospedale Santobono di Napoli, dove i medici hanno curato le ferite: ne avrà per 15 giorni. Le telecamere di videosorveglianza presenti in zona potrebbero aiutare i carabinieri nelle indagini.

Le attese al Pronto soccorso: sospetti e dubbi tra pubblico e privato

Il racconto di una lettrice che va in ospedale e poi, dopo sette ore, rinuncia alla visita medica. Sovraccarico anche nei centri radiologici a pagamento

Casi di malasanità: i più gravi fanno notizia ed escono sui giornali… Ma ci sono anche situazioni meno eclatanti benché ingiuste e scoraggianti, per il cittadino, che a volte finisce per rinunciare alle cure: dal medico di base sistematicamente irreperibile grazie a un collaudato sistema di rimandi da un disco telefonico all’altro (inaccostabile anche quando sta in studio, poiché visita solo su prenotazione e max 10 minuti a paziente) alla routine di  alcuni “Pronto soccorso”…  Un esempio? Ancora una volta è un lettore, anzi, una lettrice, a raccontare a Napoli Oggi la sua avventura.
Sabato 9 marzo 2024 l’ultrasettantenne signora Tizia va al Pronto soccorso di uno dei più importanti ospedali del Sud con forti dolori alle costole, fastidi al cuore e difficoltà nella respirazione. Un paio di giorni prima era caduta e non si poteva escludere “che una costola incrinata le premesse sul polmone”: era stata la guardia medica, dove era passata in precedenza, ad insistere affinchè si recasse in ospedale “per fare almeno una radiografia ed un elettrocardiogramma”.  Sono le ore 14,30. Al triage una “infermiera professionale” le misura la pressione ed il livello di ossigenazione; poi la classifica come codice verde e la manda in sala d’attesa. Nella sala ci sono meno di venti persone (considerando anche gli accompagnatori). Cominciano a trascorrere le ore…  Intanto un tossico attraversa la stanza con in mano una siringa per recarsi nell’unico bagno della sala d’attesa (poco dopo uno dei dipendenti dirà “abbiamo fatto pulire subito” ed i vigilanti “mica possiamo fermare chi entra”).
Alla signora Tizia avevano detto che come codice verde era la numero tre,  ma sembra che tanti altri abbiano la precedenza…  Verso le 20 (trascorse quasi 6 ore), Tizia  torna dalla infermiera del triage  per cercare di capire. “Nel frattempo sono arrivati tanti codici rossi, arancioni e gialli che hanno la precedenza” risponde l’infermiera allo sportello. Se aspetto ancora,  crede che prima o poi, a mezzanotte, all’una, riuscirò ad essere visitata?, domanda Tizia. “Questa certezza non gliela possiamo dare”, risponde l’infermiera, “potrebbero arrivare altri codici rossi…”.
Benchè dalla sala d’attesa non sia possibile rendersi conto di tutti i pazienti (si presume più gravi) che arrivano con il 118 o comunque trasportati in auto fino all’ingresso, la percezione dei presenti è che questo sabato non ne siano arrivati  tanti… Tra questi, una signora molto ben truccata e sorridente (evidentemente fiduciosa di essere accolta subito per la visita).
Al cambio turno, verso le 20,30 la signora Tizia  va di nuovo allo sportello e chiede che il proprio codice sia rivalutato. Niente da fare… Ormai Tizia è stanca, infreddolita. Ad una infermiera che è subentrata alla precedente, domanda che tempi sono previsti. “Impossibile fare una previsione”, risponde l’infermiera, “ma, se aspetta a oltranza”, aggiunge, “infine sarà visitata. Adesso ci sono più medici. Sono arrivati altri medici per la notte”.  Però Tizia è stanca, sfinita (inoltre i familiari, ai quali non ha detto della caduta, non vedendola rientrare potrebbero preoccuparsi); trascorsa un’altra mezz’ora,  torna dalla infermiera, le dice “me ne vado” e si allontana…
Ed ecco il quesito. La sua permanenza  di circa sette ore nella sala d’attesa  entrerà a far parte dei dati statistici annuali sul numero di accessi al pronto soccorso dell’ospedale,  a dimostrazione del grande carico di lavoro nel settore di emergenza?  O nei calcoli si tiene conto – come noi riteniamo – di coloro che per sfinimento rinunciano?
Dal pubblico al privato. Prima di allarmarsi, quel sabato, per l’acuirsi del malessere,  Tizia già aveva tentato il giorno prima  di fare una radiografia privatamente ma quel venerdì non c’erano spazi. Poi il sabato perduto tra guardia medica e pronto soccorso… Soltanto per il martedì successivo Tizia riuscirà ad ottenere un appuntamento per una RX a pagamento in un centro privato; vi si reca, fa la RX. Quando le portano il referto (criptico) chiede di parlare un attimo col radiologo di turno ma le viene risposto che non è possibile: “Il lavoro è tanto e se ciascun paziente volesse chiedere un chiarimento al radiologo si perderebbe troppo tempo”.

Napoli-Inter sarà arbitrata da La Penna

Sarà l’arbitro Federico La Penna di Roma a dirigere Inter-Napoli, 29esima giornata di Serie A. Assistenti: Berti-Perrotti. IV Uomo: Feliciani. VAR: Di Paoli-Valeri. Questi i precedenti del Napoli con l’arbitro La Penna:

Data Arbitro Squadra Avversaria C/T Gol Napoli Gol avversaria
22/12/2018 Federico La Penna Napoli SPAL C 1 0
14/04/2019 Federico La Penna Napoli Chievo T 3 1
28/04/2019 Federico La Penna Napoli Frosinone T 2 0
14/09/2019 Federico La Penna Napoli Sampdoria C 2 0
27/10/2019 Federico La Penna Napoli SPAL T 1 1
03/02/2020 Federico La Penna Napoli Sampdoria T 4 2
12/07/2020 Federico La Penna Napoli Milan C 2 2
13/12/2020 Federico La Penna Napoli Sampdoria C 2 1
31/01/2021 Federico La Penna Napoli Parma C 2 0
15/04/2023 Federico La Penna Napoli Hellas Verona C 0 0
08/10/2023 Federico La Penna Napoli Fiorentina C 1 3

Napoli-Juventus: alle 18 l’apertura dei tornelli. L’invito del club ai tifosi

In occasione della gara di Campionato contro la squadra della Juventus, in programma domani alle ore 20:45, la SSC Napoli invita tutti i tifosi a recarsi allo stadio con largo anticipo rispetto al fischio d’inizio, al fine di espletare correttamente le procedure d’ingresso.

I tornelli apriranno alle ore 18:00, per consentire l’esecuzione dei controlli di sicurezza previsti dalla legge, necessari per un ordinato svolgimento dell’evento calcistico.

La SSC Napoli invita i propri tifosi che intendono recarsi allo stadio ad acquistare i biglietti esclusivamente sui canali ufficiali, on line, sul sito di Ticketone (https://sport.ticketone.it/search?promoter=90600215) e presso i punti vendita Ticketone abilitati.

La SSC Napoli ricorda ai propri tifosi che alcuni varchi di accesso dell’impianto verranno riservati agli abbonati a partire dall’apertura dei cancelli e fino a 30 minuti prima del fischio d’inizio.

Al termine del periodo suddetto i cancelli verranno riaperti a tutta l’utenza.

Di seguito le indicazioni sui varchi da utilizzare ad uso esclusivo dei tifosi abbonati:

CURVA B : Gate 8 – Gate 9  e Gate 12 RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AGLI ABBONATI

CURVA A : Gate 24 e Gate 25 RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AGLI ABBONATI

DISTINTI : Gate 19 e Gate 20 RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AGLI ABBONATI

TRIBUNA : Prefiltraggio 2 e 3 RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AGLI ABBONATI  – Gate 1 RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AGLI ABBONATI ed alle scuole –

Al fine di arginare il fenomeno della contraffazione dei biglietti, peraltro, la SSC Napoli comunica che, in vista delle prossime gare, verranno intensificati i controlli di sicurezza ai varchi d’accesso dello stadio.

Si invitano altresì i tifosi a contribuire alla serata di sport nel rispetto del clima sereno e della passione autentica dei tifosi azzurri, a prendere visione del regolamento d’uso dello Stadio Diego Armando Maradona ed al codice di condotta della SSC Napoli, a lasciare libere le scale e tutte le altre vie di fuga ed a non utilizzare fumogeni, petardi e qualsiasi altro materiale pirotecnico.

Si ricorda che per accedere allo Stadio è necessario presentare un valido documento d’identità, unitamente al titolo di accesso. Qualora quest’ultimo fosse caricato digitalmente sulla propria Fidelity Card, bisognerà presentare anche il segnaposto.