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Tra Axel Munthe e Matilde Serao, un libro dell’Emeroteca “Tucci”: il valore della memoria

di Luisa Russo

“Axel Munthe e il suo sguardo d’amore verso Napoli e Capri” è il titolo di una nuova pubblicazione dell’Emeroteca-biblioteca Tucci, nella quale sono raccolti gli atti del convegno nonché schede e immagini della mostra che fu inaugurata l’11 dicembre scorso nella sede dell’Emeroteca dei giornalisti, in piazza Matteotti, in occasione dei 75 anni dalla morte del medico scrittore svedese innamorato dell’isola azzurra, il suo “luogo dell’anima”.
Un ricordo attraverso immagini, rarissimi periodici, corrispondenze e libri esclusivi. Un ritratto a più voci dell’eccentrico neurologo (aveva studiato con Charcot, fu tra l’altro medico della casa reale svedese) noto soprattutto per la sua “Storia di San Michele” del 1929 – che rilanciò il mito di Capri a livello internazionale, ricorda Ernesto Mazzetti giornalista e docente – anche se la sua attività editoriale fu piuttosto intensa. Alla Emeroteca “Tucci”,  presieduta da Salvatore Maffei, è stata esposta la più ricca collezione delle prime edizioni dei libri dell’eccezionale personaggio. Tra le rarità possedute dalla Tucci in esclusiva, anche testi scritti in svedese e mai tradotti in italiano; in esclusiva europea, poi, “For those who love music and the other vagaries”, per coloro che amano la musica e altre stravaganze, del 1918 (un’altra copia esiste solo nella Biblioteca di Portland, nel Maine; insomma questo libro non l’hanno neanche in Svezia). La caratteristica degli eventi realizzati in Emeroteca – ha sottolineato Stefania De Bonis, responsabile comunicazione della “Tucci” (e ideatrice della bella copertina del libro) – è attingere esclusivamente al suo patrimonio bibliografico, collezionato in oltre un secolo di vita.
IMG-20250723-WA0036-225x300 Tra Axel Munthe e Matilde Serao, un libro dell'Emeroteca “Tucci”: il valore della memoria
Nel 1884 Axel Munthe si trovava in Lapponia ma mollò tutto e corse a Napoli nell’apprendere che in città c’era una epidemia di colera. Medico e osservatore. Ne nacquero storie bellissime. “Letters from a mourning city” (in italiano “La città dolente”) rivela come il suo “sguardo” fosse di profondo rispetto per i napoletani e per la loro capacità di affrontare la sofferenza e l’imprevisto.
Donatella Trotta, giornalista e scrittrice, dopo un collegamento tra Axel Munthe e Matilde Serao si è soffermata sul senso profondo della mostra, parlando dell’esercizio attivo della memoria come atto non soltanto culturale ma civile, e politico; soprattutto in questi tempi di frettolosi revisionismi, superficiali appiattimenti sulla simultaneità del presente o addirittura negazioni, cancellazioni e colpevoli oblii rispetto a numerosi avvenimenti (e protagonisti) del passato. “L’Emeroteca è un patrimonio da custodire ad ogni costo”.
Il libro a cura di Maffei e De Bonis  (foto selezionate da Umberto Mazza), stampato col contributo della Regione Campania su proposta della vicepresidente del Consiglio regionale Valeria Ciarambino, non è in commercio ma si può trovare in tutte le maggiori biblioteche italiane.

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