
Boom di turisti in città: ma dove finiscono i soldi?
Tredici Bed & Break-fast abusivi scoperti e chiusi a Napoli dalla Polizia Municipale ad inizio 2025. Altre 32 strutture ricettive totalmente abusive scovate dalla Guardia di Finanza ad agosto 2024. In sei mesi ben 45 B&B abusivi spuntati dal nulla in città. Nel business del turismo che ha travolto Napoli, una larga fetta di incassi va a finire nelle mani sbagliate. Quelle della criminalità organizzata, che ha realizzato, attraverso prestanomi e figure intermediarie, una rete di Bed & Breakfast illegali, dove non vengono chiesti i documenti ai turisti e le generalità non vengono fornite alla Questura di Napoli. Che, invece, dovrebbe essere messa a conoscenza della presenza di tutti i cittadini stranieri in città, per ovvi motivi di sicurezza e anti terrorismo. Specialmente in vista dei possibili rischi di attentati in Italia con l’avvento del Giubileo, che non a caso ha portato il Governo a vietare i check in da remoto.
I B&B illegali scoperti a Napoli e provincia venivano proposti in affitto pubblicamente ed erano accompagnati da recensioni sui principali siti web di prenotazione, tra cui Booking, Airbnb e Trivago. Un business messo in piedi a Napoli (soprattutto nei Quartieri Spagnoli, all’Avvocata e a Fuorigrotta), ma anche a Capri, Ischia, Torre del Greco, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia e Massa Lubrense. Alcuni di essi erano stati allestiti anche all’interno di ville di lusso. Non sono poche le famiglie che cercano di sfruttare il boom di turisti a Napoli, provando ad arricchirsi in questo modo.
Nei primi sette mesi del 2024 attività come affittacamere, case per vacanze, B&B e residence nel capoluogo campano hanno registrato un +24,60% sull’anno precedente. La Guardia di Finanza ha scoperto che molti alloggi abusivi (dai quattro ai sei posti letto) erano ospitati all’interno di condomini: una collocazione utile a non dare nell’occhio e quindi a evitare ispezioni non gradite. I prezzi erano sovrapponibili a quelli del mercato legale: agli ospiti veniva chiesto quasi sempre di pagare in contanti. Nuove possibilità di guadagno che attraggono anche chi, in spregio alle regole, offre analoghi servizi sottraendosi però agli adempimenti di legge e al pagamento delle imposte.
Negli ultimi anni, Napoli ha registrato una crescita significativa nel settore turistico, consolidando la sua posizione tra le principali destinazioni italiane. Nel 2022, la città ha accolto circa 1 milione di arrivi e 2,7 milioni di presenze, con una percentuale del 49,4% di visitatori stranieri. Questo trend positivo è proseguito nel 2023, con un valore aggiunto legato al turismo stimato in 1,46 miliardi di euro, posizionando Napoli al sesto posto a livello nazionale.
L’afflusso turistico ha generato entrate significative che si sono distribuite su vari settori economici locali. Dei soldi dei visitatori hanno beneficiato principalmente il settore alberghiero e quello della ristorazione: l’aumento delle presenze ha favorito hotel, bed & breakfast e ristoranti, incrementando l’occupazione e i ricavi nel settore dell’ospitalità. Anche il commercio locale ha avuto grandi benefici: i turisti hanno contribuito all’economia locale attraverso l’acquisto di prodotti artigianali, souvenir e altre merci, sostenendo le piccole e medie imprese cittadine. Pure i servizi culturali e di intrattenimento sono stati presi d’assalto: musei, tour guidati ed eventi culturali hanno visto un aumento della partecipazione, rafforzando l’importanza del patrimonio culturale napoletano.
Un sondaggio condotto dall’Osservatorio sul Turismo del Comune di Napoli ha rivelato che l’89,39% dei residenti ritiene che il turismo apporti benefici economici alla città, mentre il 91,66% riconosce vantaggi per le attività locali. Inoltre, il 90,44% degli intervistati crede che il turismo aiuti a mantenere viva la cultura locale.
Ma se da un lato è vero che nel 2024 Napoli ha registrato una crescita significativa nel settore turistico, consolidando la sua posizione tra le principali destinazioni italiane con la città che ha accolto 14,5 milioni di turisti nell’arco dell’anno, segnando un incremento del 15% rispetto al 2023 e del 33% rispetto al 2022, dall’altro lato è anche vero che a questi dati non corrispondono dati altrettanto positivi in termini di occupazione. Ma nonostante i progressi compiuti, esistono ancora margini per ottimizzare l’impatto economico del turismo. È fondamentale investire nel miglioramento delle infrastrutture urbane, inclusi i trasporti pubblici e la manutenzione dei siti storici, per garantire un’esperienza positiva ai visitatori e facilitare gli spostamenti in città.
Bisogna implementare programmi di formazione nel settore turistico per elevare la qualità dei servizi offerti, aumentando la soddisfazione dei turisti e promuovendo un turismo sostenibile. Appare necessario sviluppare strategie utili a gestire l’afflusso turistico in modo da preservare l’autenticità dei quartieri storici e prevenire fenomeni come la gentrificazione, assicurando che i benefici economici siano equamente distribuiti tra la popolazione locale. Il settore turistico napoletano deve affrontare alcune sfide. L’aumento dei flussi turistici ha portato a fenomeni come la proliferazione di alloggi vacanzieri e la mercificazione del patrimonio culturale, sollevando preoccupazioni riguardo alla sostenibilità e alla qualità della vita dei residenti.
È fondamentale che le autorità locali implementino politiche di gestione del turismo che bilancino l’afflusso di visitatori con la preservazione dell’autenticità e del tessuto sociale della città.
Nel 2025, a Napoli, sono attesi 17 milioni di turisti.
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