Napoli dignitoso a Milano ma ora deve diventare più deciso

Da Milano, con il pareggio contro l’ Inter prossima scudettata con seconda stella da mettere sulle maglie, è tornato un Napoli almeno dignitoso che non s’è fatto strappare lo scudetto dalle maglie ma solo scucire dai giocatori neroazzurri inutilmente protesi alla ricerca di una vittoria che facesse dimenticare la sconfitta contro l’ Atletico Madrid e l’eliminazione dalla Champions.
Buon Napoli dunque ma, a nostro avviso, ancora frenato da problemi di natura mentale più che tattica. La squadra, infatti, soprattutto nel secondo tempo quando l’Inter ha cominciato a risentire dei 120′ di Madrid, non ha mai osato quel tanto in più che avrebbe potuto consentirle di ribaltare la gara dopo la rete di Darmian sul finire del primo tempo. Lo stesso Calzona con i cambi di Traorè e Raspadori per Cajuste e Simeone ha continuato nel modulo più conosciuto dai giocatori senza osare passando ad un 4-2-3-1 più offensivo con Simeone a fare profondità e Politano, Raspadori e Kvara appena dietro. Un pareggio che forse ha migliorato l’autostima del gruppo e l’imbattibilità in campionato di Calzona ma che non è certo servito per migliorare la classifica in chiave quinto posto. Da oggi, con la sospensione del campionato per le nazionali, ripresa a Castel Volturno senza 10 azzurri, in giro per il mondo, ma con Osimhen in campo che non è partito per seguire la Nigeria e con Anguissa senza impegni col Camerun. Non ci sarà Calzona impegnato con la Slovacchia assieme a Lobotka per preparare la squadra per gli Europei di giugno. Sarà Gianluca Grava a dirigere le sedute con i “superstiti” delle varie convocazioni e sarà comunque un lavoro importante soprattutto per il bomber nigeriano e per il centrocampista camerunense. Sono due pilastri fondamentali per le ultime nove partite di campionato dove il Napoli dovrà fare almeno 25 punti (8 vittorie e 1 pareggio n.d.r.) per arrivare a quota 70 punti che sembra la soglia minima per puntare concretamente al quinto posto, quello in più che l’Italia avrebbe mantenendo l’attuale primato nel ranking europeo.
Alla ripresa del campionato al Maradona sarà di scena l’ Atalanta, impegnata in Europa League con il Liverpool. Uno scontro diretto in cui anche il pareggio è vietato per aspirare ad una rimonta in classifica. Servirà un Napoli deciso, agile ed abile nel palleggio ma soprattutto senza timori di alcun genere per avere ragione di una squadra che dell’ uomo contro uomo, della fisicità e della tecnica fa i suoi punti di forza. Prepararsi adeguatamente a questo scontro diretto diventa la priorità nonostante l’assenza di molti nazionali e di mister Calzona a Castel Volturno. Grava, cuore azzurro e ex giocatore tenace, saprà come tenere alta l’ intensità degli allenamenti e caricare adeguatamente i “superstiti” in vista di un finale di campionato da thriller. Calzona dall’alto con i droni ad aiutarlo seguirà il tutto pensando alla sua Slovacchia e con un occhio importante anche al Napoli con “vista” sull’ Europa.

Sergio Curcio

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